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Bilanciatura albero motore, teoria e pratica

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view post Posted on 24/2/2013, 06:46
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Dal momento che sono alla continua ricerca di “qualcosa” che possa migliorare le prestazioni dei miei motori, mi sono posto il problema delle vibrazioni generate dal motore: queste assorbono parte dell’energia prodotta dalla combustione che, invece di essere utilizzata per far girare la ruota posteriore della moto, producono stress meccanico ai componenti del motore (oltre a essere decisamente sgradevoli per il pilota).
Detto ciò ho iniziato a pensare ai singoli componenti del motore: frizione, cambio, volano… sono tutti componenti bilanciati con il baricentro sul proprio asse di rotazione (utilizzando componenti di qualità dovrebbe essere così) e quindi, le vibrazioni generate da questi organi meccanici, sono abbastanza trascurabili; questo discorso non vale per l’imbiellaggio che è composto da una massa in rotazione, che chiamo mR, rigidamente collegata con una massa in moto rettilineo alternato che chiamo mA.
La massa rotativa mR è data dalla somma delle masse dell’albero, dello spinotto di accoppiamento, della rulliera testa biella e di una parte della biella; la massa mA, che si muove con moto rettilineo alterno lungo l’asse del cilindro, è data dalla somma delle masse di pistone, segmento, spinotto, rulliera piede biella, seeger. Per bilanciare il mio motore ho ricavato i due pesi separatamente utilizzando 2 bilance digitali (una spessorata per mantenere la biella su un piano perfettamente a bolla) verificando poi che i due parziali dessero come somma il peso totale della biella.
Nei calcoli semplificati, la massa mR viene quantificata con buona approssimazione nei 2/3 della massa totale della biella mentre la massa mA è il rimanente 1/3 della massa della biella

1_ripartizione_dei_pesi

La necessità di bilanciare l’albero motore nasce dal fatto che a massa mA è soggetta a continue accelerazioni (positive e negative) generando così delle forze che si scaricano sui carter del motore e su tutto quello che è rigidamente collegato con esso dando così origine alle vibrazioni. Bisogna quindi limitare tali forze utilizzando un contrappeso solidale alla massa in rotazione.
Per capire la difficoltà nel determinare la massa di tale contrappeso analizziamo le forze in gioco:
- le forze inerziali generate alla massa in moto rettilineo alternato mA, variano in verso (su e giù lungo l’asse del cilindro), in modulo (cioè intensità, con un massimo ai due punti morti dove c’è l’inversione del verso) ma rimangono costanti come direzione, agendo sempre e solo lungo l’asse del cilindro
- le forze inerziali rotative, dovute alle masse mR solidali all’albero motore, sono di tipo radiale (forza centripeta), cambiano continuamente direzione ma, a regime costante, hanno modulo costante (variano solo con il variare del regime di rotazione del motore).
Ai punti morti, dove le forze inerziali dovute alle mA raggiungono il loro massimo, anche le forze dovute alle masse rotative mR hanno direzione parallela all’asse del cilindro e hanno verso opposto; in questi due punti sarebbe possibile raggiungere una bilanciatura totale (100%) semplicemente dimensionando il contrappeso in modo da generare una forza centripeta uguale e contraria a quelle generate dalle masse mA ottenendo una risultante delle forze nulla.

2_pms_pmi

Tuttavia una bilanciatura di questo tipo produrrebbe delle fortissime vibrazioni dovute al fatto che, a metà corsa del pistone, le forze parallele all’asse del cilindro dovute alla masse alterne mA sono minime mentre il modulo della forza generate dalle masse in rotazione mR rimane costante, sono perpendicolari tra loro e quindi la risultante delle forze è una forza con modulo proporzionale alla masse del contrappeso e direzione ortogonale all’asse del cilindro; in questa situazione, per avere una risultante delle forze nulla, dovrei avere un contrappeso con massa nulla.

3_90gradi

Va inoltre tenuto conto che un pilota percepisce come maggiormente fastidiose le vibrazioni che si sviluppano in senso verticale; su un motore con cilindro verticale, come quello dei nostri fantic, la direzione delle forze generate dalla massa del contrappeso è orizzontale e quindi, entro certi limiti, non è particolarmente fastidiosa.
Rimane comunque il fatto che lo stress meccanico causato dalle vibrazioni è indipendente dalla loro direzione

Ricapitolando: il contrappeso solidale con l’albero motore dovrebbe avere una massa “importante” ai punti morti e nulla quando il pistone è in transito tra i due munti morti. Nei motori moderni questo problema viene superato mediante l’impiego di alberi controrotanti di bilanciatura e, in alcuni casi, aumentando il numero dei cilindri ma, nei nostri vecchi motori monocilindrici, senza alberi controrotanti si è costretti a trovare una massa per il contrappeso che sia un compromesso. I valori consigliati per le bilanciature di un motore monocilindrico 2T sono:

60-70% per un motore con cilindro verticale
50-60% per un motore con cilindro con inclinazione di 30-40°
30-35% per un motore con cilindro orizzontale
Vediamo ora cosa vuol dire bilanciate un albero motore al X%:
Per prima cosa dobbiamo calcolare la massa mA pesando il pistone, lo spinotto, i seeger, la gabbietta e aggiungiamo la massa della biella in moto alternato che chiamiamo mpb (massa piede biella) e la consideriamo pari ad 1/3 della massa totale della biella
l secondo passo è quello posizionare il nostro albero su 2 coltelli paralleli e orizzontali (in modo che sia libero di ruotare con il minimo attrito) e calcolare la massa mi che è necessario aggiungere sul piede di biella affinché l’albero con la biella risulti in equilibrio indifferente, cioè che rimanga fermo sui coltelli in qualsiasi posizione in cui lo si posiziona; per determinare mi si appendono al piede di biella con un filo di ferro progressivamente dei pesetti come viti, ranelle…. A equilibrio raggiunto si pesa il tutto (compreso il filo di ferro) e si determina la massa mi.
la massa mE che ci mette in condizioni di equilibrio è quindi dato da mE= mi + mpb

4_collo_su_coltelli

La percentuale di bilanciatura B% viene definita come rapporto tra mE ed mA:
B%=mE/mA x100
Un esempio numerico con valori presi dal motore di serie del mio SWM 125 rotax:
mA= 262,46 gr
mE= 118 gr
B%= 118/262,46 * 100 = 0.4496 * 100 = 44,96%
Quindi l’albero del rotax 125 è bilanciato al 44,96%.

Una volta trovata la bilanciatura esistente del nostro albero, vediamo come fare per ottenere le bilanciatura che noi vogliamo:
Se vogliamo ottenere per il nostro albero una bilanciatura Br% (bilanciatura ricercata) dobbiamo fare in modo che il nostro albero posizionato sui coltelli, si trovi in equilibrio indifferente quando aggiungiamo al piede di biella un massa mr tale che mr+ mpb (massa piede biella)= mE = mA x Br% / 100
Aggiungendo la massa mr al piede di biella del nostro albero possono verificarsi 2 casi e cioè:
1-la bilanciatura alla quale vogliamo arrivare è superiore a quella già esistente sul nostro albero cioè mr > mi; in questo caso ci si ritrova in questa situazione:

5_bilanciatura_superiore

Per portare l’albero in equilibrio indifferente, si calcola la differenza m = mr - mi e si lavora l'albero (su un piano perpendicolare alla retta passante per l’asse di rotazione e l’asse passante per la testa di biella), per togliere m grammi di materiale dalla parte della testa di biella o aggiungerne m dalla parte opposta; se si scava, si scava ai fianchi dell’asse di accoppiamento mentre se si aggiunge si aggiunge nel punto d'incontro tra circonferenza e asse

6_lavorazioni_per_equilibrio

2 - la bilanciatura alla quale vogliamo arrivare è inferiore a quella già esistente sul nostro albero cioè mr < mi; in questo caso ci si ritrova in questa situazione:

7_bilanciatura_inferiore

In questo caso per portare l’albero in equilibrio indifferente, si calcola la differenza m = mi - mr e si lavora l'albero per aggiungere m grammi di materiale dalla parte della testa di biella o togliere m dalla parte opposta; se si aggiunge peso lo si aggiunge ai fianchi dell’asse di accoppiamento mentre se lo si toglie conviene toglierlo nel punto opposto all’asse di accoppiamento

8_lavorazioni_per_equilibrio

Come lavorare le spalle dell’albero per aggiungere o togliere peso
L’acciaio ha un peso specifico pari a 7.8 gr/cm3; un foro fatto utilizzando una punta da trapano di diametro 2r ha un volume pari a : V=r x r x 3,14 x h (con h spessore della spalla dell’albero e tutte le misure espresse in cm); il peso eliminato è dato dal prodotto di V x 7.8
Come esempio, se pratichiamo un foro con una punta da 8mm sulla spalla di un albero di spessore 15mm, otteniamo V= 0.4x0.4x3.14x1,5= 0.75cm3 a cui corrisponde un peso di p=0.75*7.8= 5.88gr
Tenendo conto che la lavorazione va comunque fatta su entrambe le spalle dell’albero, tale valore va moltiplicato per 2.
Se si vuole appesantire l’albero, dopo aver praticato il foro con la punta di trapano, si riempie il foro con materiale avente un peso specifico superiore a quello dell’acciaio; solitamente si utilizza il volfanio (tungsteno) il cui peso specifico è di 18,7 gr./cm3. Una pastiglia di tungsteno inserita nel foro dell’esempio precedente ha un peso di 14,09 gr (0.75cm3x18.7); in questo caso facendo il foro abbiamo tolto 5.88gr e inserendo la pastiglia ne abbiamo aggiunti 14,09 appesantendo quindi l’albero di 8.21gr per ciascun foro. Naturalmente anche tale lavorazione fatta su entrambe le spalle dell’albero e quindi tale valore va moltiplicato per 2

Fino a qui la bilanciatura sembra essere un lavoro relativamente semplice; il problema mi si è posto quando ho dovuto decidere quale valore di bilanciatura impostare: i valori teorici consigliati per un motore monocilindrico a cilindro verticale come il nostro P6, sono compresi tra il 60% e il 70%.
Però:
- il minarelli P6 corsa 44mm e alesaggio 48mm ha una bilanciatura del 48%
- i gilera di maddi e rinaldi avevano una bilancia tura del 39%
- i migliori TM da kart hanno bilanciture tra il 40% e il 44%
- la rotax che vende i suoi motori in mezzo mondo e ha un palmeres che pochi possono vantare, bilancia i suoi 125 da competizione con valori attorno al 45%
- parlando con alcuni piloti/preparatori con cui sono entrato in confidenza mi hanno indicato valori attorno al 50%

Davanti a questi numeri è inevitabile porsi la domanda: perché questi motori hanno tutti bilanciature enormemente diverse dai valori consigliati del 60-70%?

Per riuscire ad ottenere una risposto ho iniziato a calcolarmi l’entità delle forze che danno origine alle vibrazioni prendendo in considerazione sia le vibrazioni del primo ordine (quelle che hanno la stessa frequenza della rotazione dell’albero motore e che abbiamo appena visto) sia quelle del secondo ordine (quelle che hanno frequenza doppia della frequenza di rotazione dell’albero motore). Per ricavarmi le forze generate dalle masse in moto alternato, sono partito dal determinare lo spostamento del pistone in funzione dell’angolo di rotazione

9_spostamento

dallo spostamento ho ricavato la velocità delle masse in moto alternato (derivata prima dello spostamento rispetto al tempo)

10_grafico_spostamento_velocit

E l’accelerazione (derivata seconda dello spostamento rispetto al tempo)

11_accelerazione_alterna

Con
r= ½ corsa
lamda=corsa/lunghezza biella

Dalla formula si vede che c’è una componente che dipende d’all’angolo theta e(primo ordine) e una che dipende dall’angolo 2theta (quindi una frequenza doppia, secondo ordine)
La forza è data dal prodotto delle masse per l’accelerazione, e ottengo graficamente

12_grafico_forze_alterne

Dove Fa’ sono le forze di primo ordine e le Fa” seno quelle di secondo ordine.
Mentre per le forze generate dalle masse in rotazione arrivo a:

13_forza_centripeta

Con omega=velocità angolare

Una volta ricavate le formule per le forze Fx parallele all’asse del cilindro e per le forze Fy ortogonali all’asse, ho calcolato i valori massimi delle forze Fx generate dalle masse in moto alterno (quindi ai punti morti) e quelli delle forze Fy in moto rotativo (quindi ortogonali all’asse del cilindro) come somma delle vibrazioni del primo e del secondo ordine in funzione della massa del contrappeso;
il valore della bilanciatura per ridurre al minimo il totale delle vibrazioni è quello che rende minima la somma dei massimi di Fx + Fy.
Mi sono fatto tutti i calcoli dettagliati per determinare il valore percentuale ideale e i risultati a cui sono arrivato sono stati molto confortanti: per il P6 80cc e per il rotax 125cc ho ottenuto gli stessi valori di bilanciatura delle case costruttrici.
Mettendo assieme i ragionamenti fin qui esposti validi per un motore a 2T monocilindrico senza albero/i controrotante bilanciatura con cilindro quasi verticale:
- in un motore monocilindrico a 2T che non raggiunge elevati regimi di rotazione, la cui destinazione è esclusivamente “turistica”, si cerca di privilegiare il comfort dando priorità al contenimento della componente verticale delle vibrazioni; in questo caso si consiglia una bilanciatura von valori compresi tra il 60% e il 70%
- in un motore da competizione dove tutto è portato al limite, che raggiunge elevatissimi regimi di rotazione, conviene puntare a ridurre il totale dell’energia dispersa in vibrazioni che provoca stress meccanico ai componenti del nostro motore. In questo caso si fa a ricercare il minimo della somma di tutte le componenti delle forze di primo e secondo ordine in gioco.
Siccome io colloco i miei P6 e i miei rotax nella categoria dei “motori da competizione”, sfruttando excel, mi sono fatto un programma (composto da 5 fogli) dove, impostando i dati dei componenti del motore ottengo il valore minimo della somma di Fx e Fy in funzione della bilanciatura ideale:
la maschera dove introduco i dati:

14_maschera

La maschera dei risultati:

15_risultati

La maschera con le indicazione sulle lavorazioni da fare con possibili alternative:

16_lavorazioni

Dalla teoria alla pratica:
partendo dal bellissimo albero e biella che mi aveva fornito Luca Ringhio e dal pistone della mia polini 6005 mi sono fatto tutti i conti nel dettaglio e ho modificato la bilancitura per portarla sui valori che riducono al minimo le vibrazioni:
ho scomposto il collo e con l’occasione ho lucidato a specchio la biella (come si usa fare nei kart per eliminare eventuali punti critici che possono portare alla rottura della biella)

17_biella_lucidata

Ho pesato tutti o componenti

18_pesatura_biella

e ho iniziato le lavorazioni in base ai risultati ottenuti; prima di praticare i fori,mi sono costruito una dima:

19_dima_1

20_dima_3

E poi ho fatti fori calibrati di diametro opportuno:

21_collo_forato

Successivamente ho inserito le pastiglie di tungsteno tornite a misura

23_collo_con_tungsteno

Alla fine ho rimontato l’albero bilanciato ed equilibrato:

24_collo_bilanciato_montato

E ho rimesso il collo sui coltelli per verificare la correttezza della lavorazioni eseguite:

25_collo_bilanciato_su_coltelli

Alla fine, sul peso totale del collo di quasi 1.500 gr ho rilevato uno scarto di 1.2 gr rispetto al valore che mi indicava il mio programma di excel, meno dello 0.1%.
Dopo aver ricontrollato i giochi assiali dei cuscinetti FAG scomponibili 17x44x11

26_gioco_assiale_albero

non mi è rimasto altro da fare che montare il motore

27_albero_montato

Edited by marcovorme - 26/5/2016, 19:25
 
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the legend mc
view post Posted on 24/2/2013, 18:20




Saluti e complimenti a te se l articolo che ho appena letto è frutto del tuo sacco , come si dice dalle mie parti . x uno come che ha la passione x queste cose , e che molto raramente vengono recipite ( non me ne vogliano gli appassonati del forum ) nel nostro universo motoristico . si l trovo l articolo importante specie x chi vuol mettere a punto o il 50cc o il 125 cc . si parla sempre di cilindri che sembrano piu forme di Emmental invase da topi e mai nessuno che osava parlare del gruppo albero motore . ho avuto la fortuna di essere stato a fianco di note persone di altrettanti famosi reparto corse ( sia della velocita che del cart )ed se ora sono qui a commentare il tuo articolo è grazie a loro e le conoscenze che mi hanno dato . personalmente trovo che sia molto importante in una condizione di materiale standar che tutto il gruppo manovellismo sia con extrema precisione nelle tolleranze prestbilite dalla casa madre ( dato che stiamo parlando di prodotti ricavati da materiali non etremamente pregiati , specie nelle micro cilindrate dove a volte si registra l allentamento dell asse di accoppiamento dei volantini con relativo fuori centro di essi e relative vibrazioni durante la fase di mannaia dell albero motore stesso . Mi piacerebbe parlare degli sbilanciamenti o bilanciamenti su alberi motori preparati , sui materiali da usare x questi ultimi e su perche si fanno certe scelte nel preparare i motori , magari appena avro tempo inseriro alcune foto di lavorazione alberi motore con materiali pregiati x ora mi limito a congratularmi di nuovo con l autore dell articolo, ah dimenticavo originale il banchetto x l equilibratura : io il mio ai tempi dei cart l avevo fatto con due binari a T rovesciati e rettificati , mi scuso x il mio intervento e colgo l occasione x salutare cordialmente tutto il forum di fantichisti settanta

the legend mc
 
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view post Posted on 24/2/2013, 21:18
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Gas a manciate e marce a zampate

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non ho parole................

Massimo :diav: :diav: :diav:
 
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view post Posted on 25/2/2013, 08:50
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Edited by Batty Roy - 21/11/2014, 15:45
 
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view post Posted on 22/3/2013, 10:45
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Intanto complimenti per la "bibbia" che hai scritto! :)
Sono interessato all'argomento che tu hai affrontato in maniera esauriente, trovo pero' che la tua ricerca della massima bilanciatura parta da dati approssimativi.
La percentuale di bilanciatura e' abbastanza variabile, si va dal 60% a meno del 50%, sotto il 50% per motori da gara alla ricerca delle massime prestazioni, il 60% alla ricerca del confort.
Solo l'esperienza e la ricerca (prove) portano ad una percentuale di bilanciamento corretta per l'uso di quel motore.

L'altro dato approssimativo e' la percentuale di massa biella a moto rotatorio ed alternato che tu discrimini in 1/3 e 2/3, io per trovare i due pesi in maniera piu' corretta possibile mi sono costruito questo attrezzo:

supportobiella

Questo permette di separare correttamente i due pesi, la biella poggia su due cuscinetti a sfere per minimizzare l'atrito che falserebbe la pesata.
I cuscinetti su cui poggia la biella sono due per permettere che l'appoggio sia sempre perfettamente centrato.
Al posto del cacciavite ci va la bilancia elettronica.
Volendo si puo' anche fare la controprova della correttezza dei dati girando la biella (togliendo 1 cuscinetto), la somma dei due pesi deve essere sempre il peso della biella, l'unica variabile e' l'atrito dei cuscinetti.

La mia esperienza viene dal bilanciamento dei bicilindrici a V 90° (Ducati), sui monocilindrici (50 c.c.) mi devo impegnare nei prossimi mesi ma mi rendo conto che la coperta e' troppo corta, senza un controalbero si deve scegliere dove spostare le vibrazioni che sono impossibili da eliminare.

Ciao e grazie della "bibbia".
 
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view post Posted on 22/3/2013, 16:38
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CITAZIONE (-alluminio- @ 22/3/2013, 10:45) 
La percentuale di bilanciatura e' abbastanza variabile, si va dal 60% a meno del 50%, sotto il 50% per motori da gara alla ricerca delle massime prestazioni, il 60% alla ricerca del confort.
Solo l'esperienza e la ricerca (prove) portano ad una percentuale di bilanciamento corretta per l'uso di quel motore.

ciao Nevio (se ben ricordo, siamo vicini di casa e magari anche compagni di motoclub...)
il valore della bilanciatura che riduce al minimo il picco assoluto delle vibrazioni è uno e uno solo e non è assolutamente variabile: tale valore è quello che rende minima i valori massimi di Fx + Fy.
Detto questo uno può cercare sperimentalmente prestazioni particolari allontanandosi volutamente dal valore "ideale" della bilanciatura (facendo un paragone che non centra niente si può pensare alle vetture che una volta correvano sull'ovale di Indianapolis che avavano il motore spostato sulla sinistra per portare il baricentro della macchina verso il lato interno delle curve) ma, in questo caso, a causa dei maggiori valore di picco che produranno maggiori flessioni e attriti, l'energia dispersa in vibrazioni sarà inevitabilmente maggiore.



CITAZIONE (-alluminio- @ 22/3/2013, 10:45) 
L'altro dato approssimativo e' la percentuale di massa biella a moto rotatorio ed alternato che tu discrimini in 1/3 e 2/3, io per trovare i due pesi in maniera piu' corretta possibile mi sono costruito questo attrezzo:

(IMG:http://img42.imageshack.us/img42/8849/supportobiella.jpg)

Questo permette di separare correttamente i due pesi, la biella poggia su due cuscinetti a sfere per minimizzare l'atrito che falserebbe la pesata.
I cuscinetti su cui poggia la biella sono due per permettere che l'appoggio sia sempre perfettamente centrato.
Al posto del cacciavite ci va la bilancia elettronica.
Volendo si puo' anche fare la controprova della correttezza dei dati girando la biella (togliendo 1 cuscinetto), la somma dei due pesi deve essere sempre il peso della biella, l'unica variabile e' l'atrito dei cuscinetti.

quando hai la biella "in mano", il metodo che tu hai descritto è giustissimo e mooolto più preciso; per bilanciare il mio motore ho ricavato anch'io i due pesi separatamente utilizzando 2 bilance digitali (una spessorata per mantenere la biella su un piano perfettamente a bolla) verificando poi che i due parziali dessero come somma il peso totale della biella. Lo puoi vedere anche dalla maschera del mio excel dove i 2 pesi parziali della biella vengono inseriti singolarmente mentre il totale è ricavato dalla somma dei 2.
E' per questo motivo che avevo scritto: La massa rotativa mR è data dalla somma ..... e di una parte della biella che, nei calcoli semplificati, viene quantificata con buona approssimazione nei 2/3 della massa totale della biella; la massa mA, che si muove con moto rettilineo alterno lungo l’asse del cilindro, è data dalla somma .... e il rimanente 1/3 della massa della biella.
Confrontando il risultato che avrei ottenuto col "metodo semplificato" (1/3 + 2/3) con il risultato ottenuto pesando separatamete le componenti della biella, avrei ottenuto un aumento del valore percentuale della bilanciatura di 3.13 punti
un saluto, marco

Edited by marcovorme - 28/10/2018, 07:24
 
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marko_b
view post Posted on 13/1/2014, 10:32




Salve. Questo e il miglior articolo riguardo la bilanciatura dei alberi motore che ho mai letto. Al momento sto cercando di creare un albero motore per i nostri motori.
E forse possibile avere il programma in excel sopra mostrato?

Grazie.
Cordiali saluti.
 
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view post Posted on 13/1/2014, 14:33
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CITAZIONE (marko_b @ 13/1/2014, 10:32) 
Salve. Questo e il miglior articolo riguardo la bilanciatura dei alberi motore che ho mai letto. Al momento sto cercando di creare un albero motore per i nostri motori.
E forse possibile avere il programma in excel sopra mostrato?

Grazie.
Cordiali saluti.

ciao,devo cortesemente chiederti di presentarti nella sezione apposita,basta lasciare nome cognome e città,tutto qui,attenderò sino a questa sera poi sarò costretto,in mancanza della presentazione,ad oscurare il tuo intervento.
 
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view post Posted on 14/1/2014, 15:23
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CITAZIONE (marko_b @ 13/1/2014, 10:32) 
Salve. Questo e il miglior articolo riguardo la bilanciatura dei alberi motore che ho mai letto. Al momento sto cercando di creare un albero motore per i nostri motori.
E forse possibile avere il programma in excel sopra mostrato?

Grazie.
Cordiali saluti.

Ciao Marko, ti ringrazio per il tuo commento, mi fa veramente piacere sapere che quanto ho scritto può essere utile a qualcuno ;) .
per quanto rigurada il file di excel non ritengo opportuno darlo in giro inquanto è stato fatto ad "uso personale" e se, involontaariamente i dati non vengono inseriti nella maniera corretta, i risultati risultano sballati...
però, se hai piacere, puoi inviarmi i dati del tuo motore e io ti restituisco i risultati
un saluto, marco
 
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view post Posted on 14/1/2014, 15:31

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Questo caffè è una ciofeca!!!!E ALLORA DITELO...che è una ciofeca....e non scrivete Caffè dello Sport...scrivete CIOFECA DELLO SPORT!!!!

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MARCOVORME uno di me!!!!
 
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Zio Merlo
view post Posted on 17/1/2014, 12:48




Complimenti per la spiegazione!
Avrei due domande pratiche però...
Che tolleranza hanno le posizioni dei fori di alleggerimento?
Le pastiglie di tungsteno sono inserite a caldo e bloccate per interferenza giusto?

Grazie mille!
 
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marko_b
view post Posted on 17/1/2014, 12:55




marcovorme: grazie per l'offerta! Mi manca ancora la biella, mi faccio sentire quando la ricevo.
 
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view post Posted on 17/1/2014, 18:28
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Moderatore di Fantichistisettanta

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CITAZIONE (Zio Merlo @ 17/1/2014, 12:48) 
Che tolleranza hanno le posizioni dei fori di alleggerimento?

Ciao,
è chiaro che minore è lo scarto dalla posizione ideale e minore è lo scostamento della bilanciatura finale dal valore voluto; comunque spostamenti nell'ordine del devimo di mm non producono scostamenti significativi

CITAZIONE (Zio Merlo @ 17/1/2014, 12:48) 
Le pastiglie di tungsteno sono inserite a caldo e bloccate per interferenza giusto?

prima di inserire le pastiglie di tungsteno ho svasato leggermente i fori da ambo i lati; una volta inserite (dopo aver messo in congelatore il tungsteno e riscaldato le spalle dell'albero con la pistola termica) ho ribattuto il tungsteno riempiendo la svasatura in modo da bloccarlo definitivamente

spero di essere stato sufficientemente chiaro

un saluto
marco

CITAZIONE (marko_b @ 17/1/2014, 12:55) 
marcovorme: grazie per l'offerta! Mi manca ancora la biella, mi faccio sentire quando la ricevo.

quando hai tutti i dati, se vuoi me li fai avere e io ti invio il risultato dei calcoli con le lavoriazioni richieste.
buon lavoro
marco
 
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CovinoErnesto
view post Posted on 4/10/2014, 16:25




ho visto che sei uno dei pochi che sei aggiornato sull'equilibratura di un motore potresti aiutarmi per un equilibratura per un bicilindrico parallelo
 
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Federico Pavoni
view post Posted on 17/2/2015, 13:54




Salve Marco! ti faccio veramente i complimenti per la qualità del tuo elaborato, vorrei avere il piacere di riuscire a scambiare qualche informazione con te, come possiamo sentirci?
 
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15 replies since 24/2/2013, 06:46   29802 views
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