| Appunto Sbrucius e Antonello, la dichiarazione di lecitita provenienza può essere anche risolta con una "autocertificazione" sempre assumendosene la responsabilità, certificazione che servirà in ogni caso se ventualmente vorranno fare pratica FMI per rifare targa e documenti per poter circolare, non vorrei che sull'onda dell'entusiasmo e lecita soddisfazione per un ritrovamento così, non andasse a finire che qualcuno si infila in un bel casino, bisogna tenere sempre la parpella aperta quando si fanno certi incontri che da colpo di culo potrebbe rivelarsi un'inc...a, spero veramente di no, sia per chi ha ceduto la moto sia per il Viale, grande appassionato e persona cara a tutto l'ambiente. I problemi in ogni caso, se sorgessero sgradite sorprese, sarebbero pressoché tutti di chi aveva la moto in giardino, dovrà spegare da dove arriva e perché l'aveva lui anche se i fatti risalgono a 30 anni fà, questo poco conta davanti alla legge ed ad una denuncia di ricettazione, a meno che una volta appurato che si tratta veramente di "quella" moto ed il signore che ne rivendica la legittima proprietà possa provarlo al di fuori di ogni possibile dubbio con carte alla mano ed il Viale, non si accordino privatamente in modo amichevole e si faccia finta che il proprietario l'abbia sempre avuta lui in questi anni, se invece agli atti c'é una denuncia di furto, le cose cambiano, specialmente se il proprietario vuole rimettere la moto su strada, la faccenda salterebbe fuori e allora potrebbe mettersi male per chi la custodiva illegalmente, sempre che il prorietario volgia soddisfazione per il furto subito, il ché potrebbe anche verificarsi, dipende dal desiderio di rivalsa. Comunque, sel prprietario lascia perdere, in ultimissima istanza, penso anche che alla fin fine possa dichiarare di averla ritrovata casualmente buttata in un bosco un giorno che andava per funghi , nulla lo vieta. Speriamo bene per tutti, sarà sicuramente così, basta un po' di buona volontà per chiudere la faccenda. crok
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